Da Milano a Roma lungo la via Francigena per sostenere Parent Project onlus e finanziare la ricerca scientifica
15 luglio Milano – 26 luglio Roma: 800 km in 12 giorni.

Un viaggio nel cuore dell’Italia, un viaggio nel cuore della gente!
 
Questa la sfida lanciata dal Centro di Ascolto Duchenne di Milano e dallo spirito d’iniziativa di due volontari Parent Project onlus. Un grand tour in bicicletta porterà un gruppo di bikers da Milano a Roma attraverso la via Francigena – partenza il 15 luglio da Milano, arrivo  il 26 luglio  a Roma – con l’obiettivo di raccogliere fondi per la ricerca scientifica.
La distrofia muscolare di Duchenne eBecker è una malattia genetica degenerativa, la più grave tra le distrofie muscolari, che si manifesta intorno ai 2 – 3 anni di vita. 
Questa patologia causa progressivamente la diminuzione della forza muscolare e la perdita delle abilità motorie, polmonari e cardiache. Attualmente non esiste una cura ma un trattamento multidisciplinare permette di migliorare le condizioni generali e le aspettative di vita.
Per questo dal 1996 Parent Project è impegnata a finanziare la ricerca di una terapia e ad affiancare le famiglie per garantire ai ragazzi nuove opportunità di trattamento e per migliorare la qualità della loro vita.
Ogni anno sostiene numerosi progetti di ricerca ed ha contribuito attivamente a far sì che la speranza di vita dei nostri ragazzi sia raddoppiata negli ultimi 18 anni.
 
LE TAPPE
MARTEDÌ 15 LUGLIO (TAPPA 1): MILANO-PAVIA-SPESSA (KM 56)
MERCOLEDÌ 16 LUGLIO (TAPPA 2): SPESSA-PIACENZA (48 KM)
GIOVEDÌ 17 LUGLIO (TAPPA 3): PACENZA-FIORENZUOLA-FORNOVO DI TARO (75 KM)
VENERDÌ 18 LUGLIO (TAPPA4): FORNOVO DI TARO- BERCETO (37KM, DISLIVELLO 800MT.)
SABATO 19 LUGLIO (TAPPA 5): BERCETO- PONTREMOLI- SARZANA (85 KM DI CUI 20 KM DI DISCESA)
DOMENICA 20 LUGLIO (TAPPA 6): MARINA DI MASSA- LUCCA (50 KM)
LUNEDÌ 21 LUGLIO (TAPPA 7): LUCCA– GAMBASSI TERME (68 KM)
MARTEDÌ 22 LUGLIO (TAPPA 8): GAMBASSI TERME- SAN GIMIGNANO- SIENA (70 KM)
MERCOLEDÌ 23 LUGLIO (TAPPA 9): SIENA- SANQUIRICO- BAGNO VIGNONI- RADICOFANI (75 KM)
GIOVEDÌ 24 LUGLIO (TAPPA10): RADICOFANI- BOLSENA (46 KM)
VENERDÌ 25 LUGLIO (TAPPA11): BOLSENA- SUTRI (79 KM)
SABATO 26 LUGLIO (TAPPA12): SUTRI- ROMA (65 KM)
 
La Via del cuore è un tour di 12 giorni in Mountain bike lungo l’antica Via Francigena. Si rivolge a tutti gli amanti delle due ruote che abbiano la passione per l’avventura e l’entusiasmo per affrontare lo straordinario paesaggio che attraverseremo, ma  soprattutto è un’occasione irripetibile per tutti coloro che desiderino partecipare attivamente alla ricerca di una cura alla forma più rara e aggressiva di distrofia  muscolare, che colpisce migliaia di bambini in Italia e nel mondo: la Duchenne.
La 12 tappe sono state studiate (chilometraggio e fondo stradale) per dare modo a tutti affrontare e sostenere l’intero percorso, con il conforto di mezzi d’appoggio per chi dovesse trovarsi in difficoltà.
Non occorre una preparazione specifica per affrontare un percorso estremo da Mountain bike, ma è consigliabile un adeguato allenamento necessario per affrontare la sfida. La Via del cuore vuole essere un viaggio nel cuore dell’Italia, partendo dalla pianura padana, affrontando poi l’appennino emiliano e la Versilia per poi spostarsi sui dolci pendii toscani e infine l’ingresso nell’alto Lazio e l’arrivo a Roma.
Ma più ancora vuole essere un Viaggio nel cuore della gente, attraverso un gazebo itinerante con un banchetto di beneficenza che racconti la distrofia muscolare Duchenne e Becker e degli enormi passi fatti negli ultimi anni dalla ricerca, ma soprattutto contribuiremo alla raccolta fondi necessaria a finanziare la ricerca scientifica per il ritrovamento di una cura e porre finalmente fine a questa terribile malattia.
 
La Via Francigena: nell’alto Medioevo, attorno al VII secolo, i longobardi contendevano il territorio italiano ai bizantini. l’esigenza strategica di collegare il Regno di Pavia e i ducati meridionali tramite una via sufficientemente sicura portò alla scelta di un itinerario sino ad allora considerato minore, che valicava l’appennino in corrispondenza dell’attuale passo della Cisa, e dopo la Valle del Magra si allontanava dalla costa in direzione di Lucca. Da  qui, per non avvicinarsi troppo alle zone in mano bizantina, il percorso proseguiva per la Valle dell’Elsa per arrivare Siena, e quindi attraverso le valli d’Arbia e D’Orcia, raggiungere la Val di Paglia e il territorio laziale, dove il tracciato si immetteva nell’antica Via Cassia che conduceva a Roma. I selciati romani lasciarono gradualmente il posto a fasci di sentieri, tracce, piste battute dal passaggio dei viandanti, che in genere si allargavano sul territorio per convergere in corrispondenza delle mansioni (centri abitati od ospitali dove si trovava alloggio per la notte), o presso alcuni passaggi obbligati come valichi o guadi.
Più che di strade si trattava, quindi, di “aree di strada”, il cui percorso variava per cause naturali (straripamenti, frane), per modifiche dei confini dei territori attraversati e la conseguente richiesta di gabelle, per la presenza di briganti. il fondo veniva lastricato solo in corrispondenza degli attraversamenti dei centri abitati, mentre nei tratti di collegamento prevaleva la terra battuta. Quando la dominazione longobarda lasciò il posto a quella dei franchi, questo itinerario venne chiamato “Via francigena”, ovvero “strada originata dalla francia”, nome quest’ultimo che oltre all’attuale territorio francese comprendeva la Valle del Reno e i paesi bassi.
La Via Francigena è anche un viaggio trasversale attraverso il territorio italiano, un interessante allineamento di realtà geografiche, produttive, sociali completamente diverse. Il paesaggio muta senza soluzione di continuità: dalla pianura industriale e agricola lombarda e il lento scorrere del Po alle dolci colline emiliane, dall’asprezza della Toscana settentrionale alla dolcezza delle crete senesi e all’incanto dei laghi vulcanici del Lazio. E con il paesaggio mutano i mestieri, le persone, il tessuto sociale, la densità abitativa: durante il nostro viaggio passeremo dalla ricca pianura padana allo spopolamento delle vallate appenniniche sino al sovraffollamento delle borgate romane, viaggiando attraverso la provincia italiana, in tutte le sue varie declinazioni.
Un percorso straordinariamente bello, inaspettatamente nuovo e originale anche per chi già conosce i luoghi attraversati.
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