CONOSCERE GLI SPORT ACCESSIBILI: VOCI DALLA COMUNITÀ DMD/BMD
Tra le novità della Conferenza 2023 spicca anche la sessione dedicata interamente al tema dello sport.
A raccontarci i numerosi benefici che derivano dalla pratica sportiva sono stati, oltre ai relatori, proprio i nostri ragazzi. La sessione è stata infatti un’occasione per puntare i riflettori sulle loro esperienze!
Parlando del modo in cui il Baskin ha cambiato le sue giornate, Stefano (13 anni) ci ha detto: “Mentre prima tutti i miei amici praticavano uno sport e io facevo solo terapia, finalmente ho potuto anche io fare uno sport. Cerco di non saltare mai gli allenamenti perché questo mi piace molto e mi diverto tanto”.
Fare sport significa anche socializzazione, come testimonia Gabriele (20 anni). Per lui la Boccia Paralimpica si è rivelata un’opportunità per “conoscere una realtà […] nascosta, affascinante e intrigante, dove ho potuto conoscere nuovi sport, amici, storie e tante nuove emozioni, oltre a fare viaggi in luoghi che non avrei mai immaginato di visitare”.
Sempre per Gabriele “La Nazionale di Boccia è diventata una seconda famiglia, un gruppo dove si viene accettati per quello che si è realmente. Ho capito che la mia disabilità non è altro che una cosa di me, a non disprezzarla ma a comprenderla e viverla con serenità. Ho compreso in modo chiaro il vero significato di amare sé stessi, di apprezzare tutto, il bello e il brutto.”
Dai racconti dei nostri ragazzi arriva forte quanto la pratica dello sport sia diventata parte integrante della loro quotidianità e della loro vita. Una sfida con gli avversari e con se stessi, in cui porsi sempre nuovi traguardi da raggiungere.
Samuele (21 anni), giocatore di Hockey su carrozzina, ci parla di realizzazione personale. Ripercorrendo la sua crescita sportiva ci dice: “Quando faccio un’azione per cui i compagni mi fanno i complimenti o comunque so dentro di me di aver agito bene, sento di essere stato utile alla squadra, di essere apprezzato, di servire”.
Della stessa linea di pensiero anche Luca (31 anni), giocatore e attualmente allenatore della sua stessa squadra, che ci ha tenuto a concludere il suo intervento con un invito:“Personalmente vi consiglio di provare a giocare a hockey o di trovare il vostro sport, non solo per raggiungere tanti traguardi ma anche perché ci insegna la tenacia e il coraggio, dandoci una mente nuova, una mente diversa”.
Vi salutiamo con l’augurio che tanti di voi possano cogliere questo invito e vi ricordiamo che per qualunque informazione potete contattare il Centro Ascolto!