“Taglia, passa, vola via” per la Giornata Mondiale sulla distrofia muscolare di Duchenne
Un’iniziativa ad Arvier insieme all’associazione Parent Project
Sabato 7 settembre 2019
Area ex scuole di Arvier (AO)
Ore 16.30
Il 7 settembre 2019 si svolgerà la sesta edizione della Giornata mondiale di sensibilizzazione sulla distrofia muscolare di Duchenne e Becker, una grave malattia rara e degenerativa che riguarda un neonato maschio ogni 5000 e che non ha ancora una cura.
Da diversi anni l’associazione Parent Project, che riunisce pazienti e genitori di bambini e ragazzi con questa patologia, nel territorio di Arvier è rappresentata da un attivo nucleo di volontari che organizza iniziative di sensibilizzazione e raccolta fondi in occasione di questa data.
Quest’anno la comunità di Arvier si è preparata alla Giornata mondiale del 7 settembre già nel corso di tutto l’anno, attraverso l’iniziativa “Taglia, passa, vola via”, che a partire dal mese di febbraio ha riunito periodicamente un gruppo di volontarie, che hanno realizzato speciali presine da cucina, fatte completamente a mano, con stoffe di recupero e decorate con un palloncino rosso, simbolo della Giornata mondiale, che rappresenta il desiderio di far “volare via” la Duchenne. I palloncini da ricamare sono stati realizzati dai sarti del laboratorio occupazionale Labeau della cooperativa L'Esprit à l'envers, che ha messo a disposizione non solo le proprie competenze, ma anche parte del materiale utilizzato per la realizzazione delle presine.
Sabato 7 settembre le presine saranno protagoniste, insieme alla comunità di Arvier, di un pomeriggio molto speciale: attraverso una grande catena umana, che prenderà il via nell’area delle ex scuole, verranno passate di mano in mano fino a raggiungere la piazza della chiesa.
Qui verrà installata una struttura a forma di palloncino di grandi dimensioni, realizzata dai volontari dell’associazione Parent Project, sulla quale verranno appese tutte le presine, a comporre una grande opera d’arte collettiva, frutto dell’impegno di tutta la comunità di Arvier, coinvolta dall’iniziativa. Successivamente sarà possibile portare a casa una o più delle presine, dietro un’offerta a Parent Project.
Nella stessa piazza saranno collocati pannelli con le foto che testimonieranno il percorso vissuto dal gruppo di “Taglia, passa, vola via”: momenti di creazione, convivialità e amicizia condivisi dai piccoli e grandi partecipanti. A decorare e rendere ancora più “calda” la piazza saranno presenti dei teli di stoffa decorati a mano, che riporteranno i pensieri di alcune delle volontarie, a spiegare perché è così importante partecipare alla Giornata e sostenere l’operato di Parent Project.
Seguirà una merenda sinoira, organizzata dalla Pro Loco di Arvier. Sarà celebrata una messa alle ore 18.
Il nome del progetto "Taglia, passa e vola via" è stato individuato dal gruppo durante uno degli incontri. Spiega Manuela Monticone: «Tagliamo e cuciamo presine per far volare via la distrofia muscolare di Duchenne così come i ricercatori in laboratorio usano "le forbici molecolari" con la tecnica CRISPR, con l'obiettivo finale di correggere le mutazioni che colpiscono il gene della distrofina. Questa è la nuova direzione: la Duchenne volerà via!». Il riferimento è agli studi preclinici sul fronte dell’editing genomico con il sistema CRISPR - un’innovativa tecnologia che permette di modificare e “correggere” il DNA in maniera molto precisa e sulla quale si hanno grandi aspettative nel panorama delle malattie genetiche.
Per partecipare
Manuela Monticone - Tel. 339/2039855 – manumonticone@gmail.com
Per informazioni su Parent Project
Elena Poletti – tel. 331/6173371 – e.poletti@parentproject.it
Ritorna il “Picnic in bianco in Filanda” contro la distrofia muscolare
Un “picnic in bianco” a favore di Parent Project alla Filanda Motta di Campocroce
Domenica 1 settembre 2019
Filanda Motta – via della Chiesa Campocroce, 4 – Mogliano Veneto (TV)
Ore 19.00
Dopo il successo della prima edizione, ritorna il “Picnic in bianco” alla Filanda Motta di Campocroce di Mogliano Veneto: una serata di raccolta fondi a favore dell’associazione Parent Project aps. Lo scopo della serata, oltre a quello di trascorrere una piacevole serata conviviale, sarà quello di dare sostegno a Parent Project per finanziare la ricerca scientifica contro la distrofia di Duchenne e Becker, patologia rara e degenerativa che colpisce un neonato maschio ogni 5000 e che non ha ancora una cura. L’evento è organizzato dal Coro Anton, con la collaborazione della Filanda Motta e con il patrocinio della Città di Mogliano Veneto.
I partecipanti troveranno la sala già allestita elegantemente con tavoli, sedie e tovagliato bianco. Agli ospiti, invece, verrà chiesto – tra le 19.00 e le 19.30 - di allestire il proprio tavolo, dando spazio alla fantasia e al proprio stile. L’unica condizione: tutto dovrà essere bianco, a partire dall'abbigliamento. Si chiede di non utilizzare stoviglie e tovaglioli di carta o plastica. Trattandosi di un picnic, sarà cura degli ospiti organizzare la cena portando da casa il menù desiderato. La cena avrà inizio alle 19.30; la serata verrà allietata da momenti di animazione.
Verrà messa a disposizione gratuitamente l’acqua in bottiglia, mentre il vino - per chi non volesse portarlo da casa - sarà disponibile in loco dietro un’offerta libera. Frutta, dessert e gelato saranno offerti da aziende locali. Alla fine dell’evento, i partecipanti saranno responsabili del riordino del tavolo utilizzato, proprio come in un normale picnic.
L’evento è a numero chiuso: la prenotazione è obbligatoria e va effettuata entro il 25 agosto, fino ad esaurimento posti. Sempre entro il 25 agosto, in caso di adesioni non sufficienti, l'evento potrà essere annullato.
Per informazioni e prenotazioni
Giovanna - tel. 351 8830208 - picnicinbiancoinfilanda@gmail.com Facebook: Picnic in Bianco in Filanda
Sarepta Therapeutics riporta un’erronea presentazione al sistema di segnalazione degli eventi avversi - Adverse Event Reporting System (FAERs) - della FDA statunitense
Sarepta Therapeutics è stata informata che un rapporto sugli eventi avversi è stato presentato al sistema di segnalazione degli eventi avversi (FAERs) della FDA, un database di sorveglianza post-marketing per le terapie approvate. Sarepta afferma che, sulla base delle loro indagini, il rapporto è stato erroneamente presentato al FAERs
CAMBRIDGE, Mass., 8 agosto 2019 (GLOBE NEWSWIRE) — Sarepta Therapeutics, azienda leader nella medicina genetica di precisione per il trattamento di patologie rare, ha annunciato oggi che, in base alle loro indagini, il rapporto sugli eventi avversi non è stato presentato al database FAERs da un dipendente Sarepta né dal coordinatore dello studio.
Il rapporto ha riportato un caso di rabdomiolisi* in un partecipante allo studio SRP-9001-102 di Sarepta https://clinicaltrials.gov/ct2/show/NCT03769116?term=SRP-9001-102&rank=1 , studio in cieco, controllato con placebo, che sta valutando l'uso della terapia genica con micro-distrofina di Sarepta in pazienti con distrofia muscolare di Duchenne.
Due settimane dopo l'infusione endovenosa, il paziente ha presentato urine di colore scuro e elevati livelli di creatina fosfochinasi (CK) ma è risultato, per altri aspetti, asintomatico. È stato ricoverato in ospedale per osservazione e dimesso il giorno seguente, i risultati dei test sono rientrati nella norma.
Lo studio 102 è condotto in cieco con un rapporto 1:1, un paziente che presenta un evento avverso potrebbe quindi essere in trattamento attivo o anche nel braccio placebo. Mentre Sarepta e il coordinatore dello studio non sanno chi è in trattamento e chi in placebo, il comitato per il monitoraggio della sicurezza dei farmaci dello studio non è “in cieco” rispetto all’evento. Dopo aver esaminato il problema il comitato ha raccomandato che lo studio continui senza interruzioni. Nessuna disposizione di interruzione dello Studio 102 è stata attivata. La rabdomiolisi è un rischio noto comunemente associato alla distrofia muscolare di Duchenne.
* I pazienti DMD sono a rischio di sviluppare rabdomiolisi, una malattia che insorge in seguito a disgregazione massiccia delle fibre muscolari, che determina il rilascio di mioglobina e potassio nella circolazione sanguigna. Da qui il colore scuro delle urine. La mioglobina è pericolosa per i reni e può causare insufficienza renale; il potassio è potenzialmente pericoloso per il cuore.
A cura dell’Ufficio Scientifico di Parent Project aps
Potete leggere la notizia originale al link Statement on Erroneous FAERS Submission Aug 8 2019
Per ulteriori informazioni sugli studi clinici di terapia genica con micro-distrofina di Sarepta potete consultare la Brochure dei Trial Clinici di Parent Project aps.
Aggiornamenti DA CAPRICOR Therapeutics sullo studio clinico HOPE 2
Nel mese di luglio l’azienda statunitense Capricor Therapeutics ha aggiornato con due comunicati stampa la comunità Duchenne sui progressi dello studio clinico HOPE-2, il trial di fase 2 in corso per i pazienti Duchenne con la terapia sperimentale basata sulla somministrazione di CAP-1002
Il primo diffuso a metà luglio, riguarda i risultati incoraggianti che arrivano dall’analisi di alcuni dati intermedi raccolti dopo sei mesi di trattamento su un sottogruppo dei partecipanti mentre il secondo, pubblicato a fine mese, si riferisce alla revisione positiva del suo Comitato di monitoraggio della sicurezza e dei dati del trial (Data and Safety Monitoring Board-DSMB) che dopo aver completato le sue valutazioni, ha raccomandato la prosecuzione dello studio.
Queste notizie arrivano dopo quelle inerenti la sospensione e successiva ripresa dello studio, avvenuta a inizio anno, in seguito a una grave reazione allergica risolta subita da due partecipanti. Il trial è ancora in corso e speriamo di ricevere presto aggiornamenti che confermino questi primi risultati.
A cura dell’Ufficio Scientifico Parent Project aps.
Potete leggere le notizie originali ai seguenti link: http://irdirect.net/prviewer/release/id/3916916; http://irdirect.net/prviewer/release/id/3937977
Per ulteriori informazioni su CAP-1002 potete consultare la Brochure dei Trial Clinici di Parent Project aps.
Capricor Therapeutics annuncia una valutazione del DSMB positiva sulla sicurezza e futilità e la prosecuzione del suo studio HOPE-2 nella distrofia muscolare di Duchenne
LOS ANGELES, 25 luglio, 2019 (GLOBE NEWSWIRE) -- Capricor Therapeutics, Inc. (NASDAQ: CAPR), una biotech in fase clinica, ha annunciato oggi che il suo comitato indipendente di monitoraggio della sicurezza e dei dati del trial (Data and Safety Monitoring Board - DSMB) ha completato la sua valutazione sulla sicurezza e futilità dello studio clinico di fase 2 HOPE-2 in corso dell’azienda con CAP-1002 nei ragazzi e giovani adulti che sono in fasi avanzate della distrofia muscolare di Duchenne (DMD) e ha raccomandato la prosecuzione del trial. All’inizio di questo mese Capricor ha annunciato i risultati positivi provenienti dalle sue analisi intermedie nello studio HOPE-2.
"Siamo lieti della raccomandazione del DSMB di continuare lo studio clinico HOPE-2 e che venga supportata la nostra conoscenza sulla sicurezza di CAP-1002 nella popolazione di pazienti DMD, un passo importante verso la creazione di un nuovo potenziale trattamento per aiutare questi ragazzi. Non vediamo l'ora di condividere gli aggiornamenti dallo studio HOPE-2 nei prossimi mesi, comprese ulteriori analisi e indicazioni della FDA basate sulle nostre discussioni in corso con l'agenzia," ha detto Linda Marbán, presidente e CEO di Capricor.
HOPE-2 è uno studio clinico di fase 2 randomizzato, in doppio cieco e controllato con placebo con la principale terapia sperimentale dell’azienda, CAP-1002 in ragazzi e giovani adulti trattati con steroidi che sono in fasi avanzate della DMD, una patologia genetica debilitante. La DMD è caratterizzata da un progressivo indebolimento e infiammazione cronica dei muscoli scheletrici, cardiaco e respiratori. I pazienti nello studio vengono trattati con somministrazioni intravenose con CAP-1002 (150 milioni di cellule per infusione) o il placebo ogni 3 mesi.
La FDA ha concesso a Capricor la designazione RMAT e quella di farmaco orfano per CAP-1002 per il trattamento della DMD. Inoltre la FDA ha concesso a CAP-1002 la designazione di patologia pediatrica rara per il trattamento della DMD. L’approvazione alla commercializzazione per CAP-1002 da parte della FDA, renderebbe Capricor eleggibile per il ricevimento di un Priority Review Voucher.
A cura dell’Ufficio Scientifico di Parent Project aps
Potete leggere la notizia originale al seguente link: http://irdirect.net/prviewer/release/id/3937977
Per ulteriori informazioni su CAP-1002 potete consultare la Brochure dei Trial Clinici di Parent Project aps.
Capricor Therapeutics annuncia risultati positivi delle analisi intermedie dello studio clinico HOPE-2 per il trattamento dei pazienti con distrofia muscolare di Duchenne
LOS ANGELES, 15 Luglio, 2019 (GLOBE NEWSWIRE) -- Capricor Therapeutics, Inc. (NASDAQ: CAPR), una biotech in fase clinica, oggi ha annunciato che un’analisi intermedia pre-specificata, eseguita su dati a 6 mesi provenienti dallo studio clinico HOPE-2, ha mostrato risultati statisticamente significativi in diverse misure cliniche indipendenti.
"Sono incredibilmente soddisfatto del risultato delle analisi intermedie perché ha dimostrato l'attività biologica di CAP-1002 che ha portato a cambiamenti di valutazioni clinicamente rilevanti includendo la funzione dell'arto superiore, della mano e di quella diaframmatica", ha detto Craig McDonald, MD, principale sperimentatore nazionale per lo studio clinico HOPE-2 e professore alla UC Davis e direttore del suo dipartimento di Medicina Fisica e Riabilitazione. “Per questi ragazzi più grandi che non hanno altre possibilità terapeutiche, questi dati supportano la speranza che CAP-1002 possa un giorno diventare un'importante opzione terapeutica e possibilmente rallentare la progressione della patologia”.
HOPE-2 è uno studio clinico di fase 2 randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo con la principale terapia sperimentale dell’azienda, CAP-1002, in ragazzi in trattamento con steroidi che sono in fasi avanzate della distrofia muscolare di Duchenne (DMD), una malattia genetica debilitante. La DMD è caratterizzata da una progressiva debolezza e infiammazione cronica dei muscoli scheletrici, cardiaco e respiratori. I pazienti inseriti nello studio sono stati trattati ogni tre mesi con CAP-1002 (150 milioni di cellule per infusione) o con il placebo somministrati per via endovenosa.
Nell'analisi intermedia, sono stati analizzati i dati principali provenienti da un totale di 17 pazienti della popolazione dello studio (10 con placebo e 7 trattati) al periodo di 3 mesi e da 12 pazienti (6 con placebo e 6 trattati) al periodo di 6 mesi. Circa l'80% dei pazienti era non deambulante. Le caratteristiche demografiche e basali erano simili tra i due gruppi di trattamento.
Valutazioni del muscolo scheletro
Per valutare la funzione muscolare, gli sperimentatori hanno usato la dimensione livello medio della scala di Performance degli Arti Superiori (Performance Upper Limb, PUL) 1.2 e 2.0. La PUL testa attività manuali collegate alle attività di vita quotidiana che sono molto importanti per la qualità di vita. La Food and Drug Administration (FDA) statunitense ha suggerito l'uso della versione PUL 2.0 aggiornata come end point primario di efficacia a supporto di una richiesta di Biologics License Application (BLA). Risultati positivi sono stati osservati nella versione PUL 1.2 che è coerente con i risultati positivi osservati nello studio clinico di fase 1/2 HOPE-Duchenne di Capricor pubblicati su Neurology, la rivista medica dell'American Academy of Neurology. Ulteriori test indipendenti che valutano la forza di presa hanno mostrato risultati statisticamente significativi a 6 mesi e i test che valutano la forza di presa a due punti hanno mostrato risultati positivi.
| Tempo | 3 mesi | 6 mesi | ||||
| Trattamento | CAP-1002 | Placebo | p-value | CAP-1002 | Placebo | p-value |
| Livello medio del test PUL 2.0 | 0.1 (1.07) | -0.4 (0.52) | 0.0591 | -0.2 (1.17) | -0.8 (0.75) | 0.0389 |
| Tip to Tip Pinch Strength | 0.9 (3.44) | 1.9 (4.12) | 0.9057 | 3.3 (2.88) | -0.3 (1.51) | 0.0674 |
| Grip Strength | -0.6 (3.15) | -0.8 (2.30) | 0.5897 | 0.8 (4.54) | -2.2 (1.83) | 0.0389 |
Tabella: valutazioni relative allo scheletro a 3 e a 6 mesi.
Variazione media rispetto alla baseline mostrata in parentesi (deviazione standard)
Valutazioni polmonari
Per valutare la funzione polmonare, gli sperimentatori hanno misurato diversi parametri clinicamente rilevanti. A 3 mesi, il volume della riserva inspiratoria (assoluto), un riflesso della forza diaframmatica, ha mostrato un miglioramento statisticamente significativo (p = 0.0473). Inoltre, sono stati osservati trend positivi a 3 mesi nel picco di flusso espiratorio (% previsto), un'altra misura della forza diaframmatica.
Valutazioni cardiache
Per valutare la struttura e la funzione cardiaca a 6 mesi è stata utilizzata la risonanza magnetica (MRI). Sono stati riscontrati trend positivi nella funzione del muscolo cardiaco, tra cui le misure di ispessimento della parete sistolica e di massa cardiaca tra i pazienti trattati con CAP-1002 rispetto ai pazienti trattati con il placebo. Nei pazienti Duchenne il cuore si atrofizza progressivamente e ha una funzionalità sistolica compromessa. Il miglioramento della massa e dell'ispessimento delle pareti suggerisce una possibile rigenerazione cardiaca e un miglioramento funzionale. Sebbene questi risultati non abbiano raggiunto una significatività statistica, sono stati coerenti con i risultati cardiaci visti nello studio HOPE-Duchenne precedentemente pubblicato.
Sicurezza
A fine dicembre 2018, Capricor sospese volontariamente la somministrazione dopo che due pazienti negli studi HOPE manifestarono un evento avverso grave sotto forma di una reazione immunitaria immediata. L'analisi ha suggerito che i pazienti potrebbero avere sviluppato un’ipersensibilità a qualcosa contenuto nel prodotto sperimentale, incluso un eccipiente o un componente inattivo nella formulazione. Per ridurre il rischio di futuri eventi avversi, Capricor ha avviato una strategia di pre-trattamento comunemente usata che include steroidi per via endovenosa e antistaminici per prevenire o mitigare potenziali reazioni immunitarie durante la somministrazione. Dall'adozione del regime di pre-trattamento, sono state somministrate 30 infusioni di farmaco sperimentale (CAP-1002 o placebo) a pazienti dello studio HOPE-2 con un solo evento avverso grave riportato che ha richiesto un'osservazione notturna del paziente.
Riassunto
In sintesi, un risultato statisticamente significativo rispetto ai controlli con placebo è stato evidenziato con la performance degli arti superiori PUL 2.0 a 6 mesi, con effetti legati al trattamento positivi e di supporto, osservati anche in alcune valutazioni muscolari e polmonari indipendenti. Trend positivi, sebbene non statisticamente significativi, sono stati osservati per altre misure relative al muscolo scheletrico, ai polmoni e al cuore.
Sebbene abbiano raccolto i dati da due pazienti trattati a 9 mesi dal trattamento, uno dei quali a 12 mesi dal trattamento, Capricor non è in grado di trarre conclusioni in questo momento rispetto a questi dati.
“Siamo estremamente soddisfatti ed è davvero straordinario che anche in un campione cosi ridotto, abbiamo ottenuto miglioramenti statisticamente significativi in diversi parametri clinicamente rilevanti. In questi pazienti più grandi, il miglioramento funzionale dell'arto superiore è estremamente significativo per la loro qualità di vita. Per quanto ne sappiamo, questo è il primo studio randomizzato in doppio cieco, controllato con placebo sulla DMD, che ha mostrato un miglioramento funzionale statisticamente significativo nei ragazzi trattati con steroidi ", ha affermato Linda Marbán, presidente e CEO di Capricor.
Pat Furlong, Presidente fondatore e CEO di Parent Project Muscular Dystrophy, una organizzazione no profit impegnata per porre fine alla Duchenne ha dichiarato: "Mi sento incoraggiata dalle prospettive che questi dati hanno per i pazienti Duchenne, in particolare per la nostra comunità di ragazzi non deambulanti che ha opzioni terapeutiche limitate. Inoltre CAP-1002 fornisce potenzialmente benefici cardiaci in questa popolazione di pazienti in cui l'insufficienza cardiaca continua a essere la causa principale di mortalità."
La FDA ha concesso a Capricor la designazione RMAT (Regenerative Medicine Advanced Therapy) e di farmaco orfano. Capricor ha incontrato la FDA a dicembre del 2018 come parte del processo di revisione accelerata permessa dalla Designazione RMAT concessa a CAP-1002 dalla FDA a febbraio del 2018. Inoltre, la FDA ha concesso la designazione di Patologia Pediatrica Rara a CAP-1002. La designazione di Patologia Pediatrica Rara, così come la designazione di Farmaco Orfano precedentemente concessa, copre un trattamento ampio della DMD. Capricor sarebbe eleggibile per ricevere un Priority Review Voucher dopo aver ricevuto dalla FDA un’approvazione alla commercializzazione per Cap-1002.
Capricor continuerà i confronti in corso con la FDA in merito al programma nella DMD e i piani futuri.
A cura dell’Ufficio Scientifico di Parent Project aps
Potete leggere la notizia originale al seguente link: http://irdirect.net/prviewer/release/id/3916916
Per ulteriori informazioni su CAP-1002 potete consultare la Brochure dei Trial Clinici di Parent Project aps.
Il 7 settembre porta la tua luce per la Giornata Mondiale di Sensibilizzazione sulla distrofia muscolare di Duchenne.
Al via la campagna globale per sensibilizzare la società civile su questa patologia.
Il 7 settembre, in tutto il mondo, sarà celebrata la Giornata Mondiale di sensibilizzazione sulla distrofia muscolare di Duchenne (WDAD), un'importante iniziativa promossa da World Duchenne Organization e coordinata a livello italiano da Parent Project aps. L'obiettivo della Giornata è sensibilizzare su questa malattia genetica che porta alla progressiva degenerazione muscolare e colpisce un bambino su 5.000.
La prima edizione della WDAD si è svolta il 7 settembre 2014: a partire da quel momento l'evento è cresciuto e ha coinvolto organizzazioni di pazienti di diversi paesi, istituzioni, famiglie, clinici, ricercatori, personaggi pubblici e la società civile. Dalla prima edizione, un palloncino rosso è il simbolo della WDAD perché è un "veicolo" per far volare via la Duchenne da questo mondo.
Per l’edizione 2019 World Duchenne Organization ha creato il video BRING YOUR LIGHT FOR THE WORLD DUCHENNE AWARENESS DAY che nasce dalla spontaneità dei bambini, dalla forza delle emozioni. Ai piccoli è stato chiesto di entrare in una stanza buia, seguire un percorso di luci e raggiungere una scatola di cartone da aprire per vedere cosa sarebbe successo. L’apertura della scatola portava con sé una bellissima luce e all’improvviso un palloncino, simbolo di questa giornata mondiale, volava verso l’alto. Sul volto di ogni bambino è comparso un sorriso. Il sorriso che proviene dalla luce che ognuno possiede e può donare agli altri: l’amore sconfinato è la luce di un familiare, l’impegno è la luce di un volontario, l’attenzione è la luce degli esperti che prendono in cura i bambini e i ragazzi con la Duchenne e che cercano una cura, la presenza è la luce di un amico, l’altruismo è la luce di un donatore. Ognuno può portare la propria luce per celebrare questo giorno, per unirsi a questa importante causa e far sì che un sorriso sia presente su migliaia di volti.
World Duchenne Organization è una collaborazione mondiale tra le organizzazioni di famiglie e pazienti Duchenne che ha come obiettivo quello di migliorare il trattamento, la qualità della vita e le prospettive a lungo termine per tutti gli individui affetti da distrofia muscolare di Duchenne (DMD e BMD).
Parent Project aps è l’associazione di pazienti e genitori con figli affetti da distrofia muscolare di Duchenne e Becker. Dal 1996 lavora per migliorare il trattamento, la qualità della vita e le prospettive a lungo termine di bambini e ragazzi attraverso la ricerca, l’educazione, la formazione e la sensibilizzazione.
Terapia genica: cosa ne sappiamo oggi e cosa avremo bisogno di sapere domani. Spunti e riflessioni dalla Conferenza Annuale PPMD.
Tutti ne parlano, molti la aspettano, ma pochi sanno a che punto siamo realmente oggi e quanto ancora c’è da apprendere. La seconda giornata della conferenza annuale di Parent Project Muscular Dystrophy, svoltasi il 28 giugno ad Orlando (Florida), è cominciata con una serie di quesiti sulla terapia genica. Per alcuni sono state fornite le risposte, per altri la comunità scientifica sta ancora lavorando.
Che cosa è un AAV e come sono costruiti i vettori virali? Cosa è la risposta immunitaria e perché è un punto cruciale della terapia genica? Si può effettuare più di un trattamento? Quali sono gli effetti collaterali della terapia e quale l’efficacia nel tempo? Queste sono solo alcune delle domande affrontate.
La comunità scientifica è ben consapevole dell’aspettativa che le famiglie e i pazienti nutrono nei confronti della terapia genica. E tanto più le aspettative sono alte, quanto più è necessario l’impegno di ricercatori, clinici, biotech e associazioni di pazienti per trasferire informazioni chiare e complete ai pazienti e alle famiglie.
Gli AAV: i vettori virali per la terapia genica
Gli AAV (virus adeno-associati) sono virus di piccole dimensioni, della famiglia dei parvovirus, che si sono evoluti nel tempo in centinaia di serotipi diversi (ovvero diversi sottotipi) e hanno la capacità di infettare un largo spettro di cellule e di tessuti. Alcuni serotipi sono specifici per determinati tipi cellulari, tra cui ad esempio le cellule del tessuto muscolare. Sostituendo il genoma virale con il “gene terapeutico”, che nel caso della Duchenne si tratta di forme ridotte del gene della distrofina denominate mini e microdistrofine, il virus viene trasformato in un veicolo innocuo ed efficace per la terapia genica. Una volta messo in circolazione mediante somministrazione sistemica (ovvero per via endovenosa), l’AAV agisce come una specie di “Cavallo di Troia” che trasferisce nelle cellule il gene terapeutico con la successiva produzione della proteina mancante. Nel caso degli AAV, a differenza di altri vettori virali come i lentivirus, il gene terapeutico non viene integrato nel DNA della cellula bersaglio ma rimane come elemento separato nella cellula stessa. Per poter raggiungere tutte le cellule sono necessarie grandi quantità di virus.
Gli AAV sono virus non patogenici per cui ciascuno di noi potrebbe essere entrato in contatto con il virus senza saperlo. Quando il nostro organismo entra in contatto con un virus per la prima volta, il nostro sistema immunitario crea gli anticorpi per quel virus, in maniera tale che ad una seconda infezione (sempre dello stesso virus), il sistema immunitario è in grado di riconoscerlo e di combatterlo tempestivamente. Questo è un meccanismo di autodifesa estremamente utile per la nostra sopravvivenza ed evoluzione, che però nel caso della terapia genica con vettori virali può rappresentare un grande ostacolo e rischio. Per chi ha già sviluppato gli anticorpi per uno specifico virus, il trattamento con lo stesso vettore virale - utilizzato per veicolare il gene terapeutico – scatenerà una risposta immunitaria. Le grandi quantità di virus utilizzate per il protocollo di terapia genica fanno sì che tale risposta può rivelarsi forte e pericolosa per la vita del paziente.
La risposta immunitaria
Il meccanismo della risposta immunitaria è un punto cruciale per la terapia genica e bisogna tenere a mente un duplice aspetto. Il primo è che una buona percentuale della popolazione (stimabile tra il 20 e il 50%) già possiede gli anticorpi per gli AAV utilizzati per la terapia genica e ciò rappresenta, ovviamente, un criterio di esclusione per un eventuale studio clinico. In secondo luogo chi riceve un trattamento di terapia genica svilupperà gli anticorpi per l’AAV utilizzato, per cui non potrà essere sottoposto ad una seconda infusione. Per questo motivo quando si parla di terapia genica ci si riferisce sempre ad un unico trattamento, “one shot” come si usa dire nella comunità scientifica.
La risposta immunitaria è un aspetto fondamentale per la riuscita della terapia genica e per la sicurezza dei pazienti, infatti moltissimi degli sforzi messi in atto dall’intera comunità scientifica internazionale che lavora in questo campo sono focalizzati sullo studio di nuove strategie per superare questo problema. Strategie basate su agenti immunosoppressori, sulla messa a punto di nuovi vettori virali e anche di nuovi metodi di “trasporto” per il “gene terapeutico”, quali le nanoparticelle e le vescicole extracellulari.
Cosa devono sapere i pazienti e le famiglie
La terapia genica è una strategia terapeutica molto complessa, i cui studi pionieristici risalgono a 30 anni fa e per la quale il percorso di sviluppo clinico ha riservato molti ostacoli e battute di arresto. In questi ultimi anni stanno però arrivando i primi veri successi per una serie di malattie genetiche. Da circa un anno e mezzo il percorso clinico è stato avviato anche per la Duchenne, sappiamo che le aspettative sono molto alte ma sappiamo anche che si tratta di un percorso che sarà lungo e non esente da difficoltà per cui va affrontato con consapevolezza ed estrema cautela.
Proprio per questo Parent Project vuole puntare l’attenzione su una serie di informazioni che sono fondamentali per capire bene a che punto siamo e dove stiamo andando, quali sono le reali promesse di questa terapia sperimentale ma anche gli ostacoli ed i rischi. Informazioni che potranno essere la base per poter prendere una serie di decisioni, qualora ce ne sarà la possibilità.
- Una delle principali cose da sapere sulla terapia genica è proprio quella che abbiamo descritto sull’immunità (sia pregressa che acquisita) verso i vettori virali attualmente in uso per questa strategia terapeutica, che ne limitano l’applicabilità su una buona percentuale di pazienti e ne impediscono la ripetibilità.
- La terapia genica in generale è pensata come una terapia “one-shot”, perché mira a ripristinare una volta per tutte la funzione mancante dovuta al gene difettivo. Nel caso della distrofia muscolare di Duchenne, non esistono ancora dati di efficacia a lungo termine del trattamento con la terapia genica, per cui si potrebbe pensare di ricorrere ad una seconda infusione, ma questa possibilità è, ad oggi, preclusa per via della risposta immunitaria acquisita.
- Da non dimenticare inoltre che la terapia genica preclude la possibilità di poter partecipare ad altri trial clinici perché non c’è possibilità di fare un “wash-out”, ovvero di eliminare l’effetto del gene ormai introdotto nell’organismo.
- Riguardo alla questione dell’efficacia nel tempo, come già detto, per la Duchenne non esistono ancora dati che possano dare indicazioni. Molto probabilmente, l’età alla quale viene effettuata la terapia genica può influenzare la sua efficacia. Su questo aspetto si possono considerare diverse variabili che la comunità scientifica sta valutando: più il paziente è piccolo, minore sarà il danno muscolare e maggiore la probabilità che la terapia dia dei benefici; d’altra parte però, più il paziente è piccolo e più la sua massa muscolare aumenterà così come il turnover delle fibre muscolari (ossia il processo naturale di ricambio cellulare in risposta al danno e all’esercizio fisico) e nessuno sa se il “gene terapeutico”, che è giunto nel tessuto muscolare, sarà in grado di mantenere la sua azione. Tuttavia, più piccoli sono i pazienti e minore sarà la probabilità che abbiano avuto contatti con AAV durante la loro vita e che abbiano sviluppato gli anticorpi contro il vettore virale.
- Un altro punto da tenere a mente è che la terapia genica per la Duchenne prevede il trasferimento di un gene molto più piccolo della controparte “sana”. Nonostante siano parzialmente funzionanti, le mini e microdistrofine sono infatti il 40% più piccole della più piccola distrofina naturale riportata in un paziente Becker. Per cui resta da valutare in quale misura sarà in grado di svolgere la funzione che la distrofina svolge solitamente nelle cellule sane.
- Gli effetti collaterali della terapia genica più frequentemente riscontrati, a parte il più grave che riguarda la risposta immunitaria, includono febbre, nausea, alterazioni nella conta delle cellule del sangue, infiammazioni epatiche. E poi potrebbero esserci eventuali effetti tardivi, che al momento non sono ancora stati determinati.
- L’ ultima, ma ugualmente rilevante considerazione, è relativa alla produzione del virus su larga scala, ovvero in quantità commerciali. Come accennato all’inizio, per ogni singola somministrazione sono necessarie enormi quantità di virus. Al momento le aziende farmaceutiche e biotech riescono a produrre le quantità sufficienti per i pochi pazienti che sono attualmente in trial. La produzione per nuovi studi clinici estesi su scala mondiale, e per l’eventuale futura commercializzazione della terapia, richiede da parte delle aziende un’importante riorganizzazione strategica che comporta anche nuove collaborazioni e partnership. Una grande sfida sulla quale le aziende stanno attualmente lavorando.
Ilaria Zito e Francesca Ceradini, Ufficio Scientifico Parent Project aps
Al via il portale “L’esperto risponde” per i pazienti con distrofia muscolare
Un servizio di Parent Project aps per informarsi su aspetti giuridici, integrazione scolastica e progettazione accessibile
È ufficialmente online “L’esperto risponde”, un nuovo servizio di Parent Project aps, l’associazione di pazienti e genitori con figli affetti da distrofia muscolare di Duchenne e Becker (DMD/BMD), patologia neuromuscolare degenerativa per la quale non esiste ancora una cura.
Attraverso il portale dedicato sarà possibile confrontarsi direttamente con esperti nell’ambito della progettazione accessibile, dell’integrazione scolastica e degli aspetti giuridici.
Quando si convive con una patologia complessa come la DMD o la BMD, che nel tempo conduce ad un livello crescente di disabilità motoria, sono tante le questioni pratiche da affrontare nel quotidiano, e sono tante le domande e i dubbi che si pongono i genitori o i giovani pazienti stessi, rispetto ai propri diritti o ai percorsi per facilitare l’integrazione e l’autonomia.
Negli ultimi anni è raddoppiata l’aspettativa di vita ed è notevolmente migliorata la qualità della vita dei ragazzi con DMD e BMD, tanto da consentire loro di iniziare a progettare il proprio futuro e, in alcuni casi, ipotizzare percorsi di vita indipendente. Per questi motivi, le esigenze di informazione delle famiglie legate alla quotidianità si fanno sempre più diversificate. Per rispondere a questa necessità, ad integrazione dei servizi già offerti dai Centri Ascolto Duchenne di Parent Project, nasce “L’esperto risponde”.
Gli ambiti sui quali si incentrerà il servizio sono tre: la progettazione accessibile, per consulenze legate a tutto ciò che è possibile fare per adattare la propria casa nel modo migliore alle esigenze di una persona con la DMD o la BMD, nell’ottica della maggiore autonomia possibile; l’integrazione scolastica, per affiancare i genitori rispetto a dubbi e problematiche legate al mondo della scuola, contesto fondamentale per la socializzazione e il benessere di bambini e ragazzi; e l’area giuridica, per aiutare famiglie e pazienti a destreggiarsi rispetto a leggi e diritti.
A curare la sezione sulla progettazione accessibile sarà Michele Marchi, architetto con un dottorato in Tecnologia dell’Architettura, autore del volume “Design for Duchenne”, Research fellow presso il Dipartimento di Architettura dell’Università di Ferrara, consulente sui temi relativi all’accessibilità per edifici pubblici e privati. Sull’integrazione scolastica il portale si avvarrà di Giancarlo Onger, maestro di sostegno specializzato e già referente dell’area disabilità presso l’UST di Brescia, Cremona e l’USR Lombardia, con ampia esperienza in ambito formativo e sulle tematiche dell’inclusione. Infine, gli aspetti giuridici verranno curati dagli avvocati Dorodea Ciano (esperta di diritto civile e del lavoro) e Giampiero Amorelli (esperto di diritto amministrativo e civile) e dal dr. Luca Amorelli (con esperienza nei campi del diritto privato e pubblico).
Registrandosi al portale, attraverso l’apposita area di registrazione, sarà possibile pubblicare il proprio quesito all’interno della sezione Forum, scegliendo la macro area di proprio interesse.
L’iniziativa rientra nell'ambito del progetto "InFormAzioni", finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali- avviso n.1 annualità 2017, che ha come obiettivo generale quello di rinnovare ed a potenziare l’intera struttura associativa.
La distrofia muscolare di Duchenne (DMD) è la forma più grave delle distrofie muscolari, si manifesta nella prima infanzia e causa una progressiva degenerazione dei muscoli, conducendo, nel corso dell’adolescenza, ad una condizione di disabilità sempre più severa. Al momento, non esiste una cura. I progetti di ricerca e il trattamento da parte di un’équipe multidisciplinare hanno permesso di migliorare le condizioni generali e raddoppiare l’aspettativa di vita dei ragazzi. La distrofia muscolare di Becker (BMD) è una variante più lieve, il cui decorso varia da paziente a paziente.
Parent Project aps è un’associazione di pazienti e genitori con figli affetti da distrofia muscolare di Duchenne e Becker. Dal 1996 lavora per migliorare il trattamento, la qualità della vita e le prospettive a lungo termine di bambini e ragazzi attraverso la ricerca, l’educazione, la formazione e la sensibilizzazione. Gli obiettivi di fondo che hanno fatto crescere l’associazione fino ad oggi sono quelli di affiancare e sostenere le famiglie dei bambini che convivono con queste patologie attraverso una rete di Centri Ascolto, promuovere e finanziare la ricerca scientifica al riguardo e sviluppare un network collaborativo in grado di condividere e diffondere informazioni chiave.
Per informazioni stampa:
Elena Poletti - Tel. 331/6173371 -e.poletti@parentproject.it
Per informazioni:
Tiziana D'auria - Tel. 06/66182811 -t.dauria@parentproject.it
