Nei giorni scorsi ha suscitato non poche polemiche sui media e sui social network la vicenda legata ad alcuni Rapporti di Autovalutazione, pubblicati sul portale “Scuole in chiaro” per fornire informazioni sulle scuole per i potenziali iscritti e le loro famiglie.

A scatenare l’indignazione di molti cittadini è stato il fatto che alcuni dei più prestigiosi istituti italiani abbiano valorizzato, nella propria descrizione, non solo la prevalenza di studenti provenienti da un ceto alto-borghese, ma anche la bassissima incidenza di studenti stranieri, provenienti da nuclei familiari economicamente svantaggiati o con disabilità. L’elemento dell’assenza di studenti diversamente abili è stato messo in evidenza come un elemento positivo, in particolare, dal liceo Ennio Quirino Visconti di Roma.

Parent Project onlus, associazione di pazienti e genitori di bambini e ragazzi con distrofia muscolare di Duchenne e Becker, desidera esprimere il proprio disaccordo rispetto alla mentalità non solo classista, ma profondamente discriminatoria che è alla base di tali affermazioni.

«L’integrazione e l’inclusione degli studenti con diverse abilità e stranieri sono da decenni tra i valori fondanti della scuola italiana» dichiara Luca Genovese, presidente dell’associazione.

«Riteniamo molto grave che una scuola, che per definizione dovrebbe essere aperta a tutti i giovani, si vanti di un elemento – l’assenza o scarsità di studenti disabili, stranieri o provenienti da ambienti svantaggiati – che, al contrario, denota una mancanza di iniziative e sforzi rivolti all’accoglienza e all’integrazione. La presenza di studenti con queste caratteristiche in un liceo storico e prestigioso dovrebbe rappresentare una caratteristica positiva, a dimostrare la messa in atto di principi basilari di pari opportunità ed inclusione delle differenze. Parent Project è impegnata da anni a costruire un presente ed un futuro di qualità per i bambini con distrofia muscolare: l’inclusione scolastica è un tassello essenziale di questa qualità di vita, non solo per i nostri giovani, ma per tutti coloro che convivono con una forma di disabilità».

Giovedì 8 febbraio la Ministra dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Valeria Fedeli, si è dissociata dai contenuti delle schede oggetto di polemica, dichiarando che la scuola italiana deve essere inclusiva, accogliente, capace di rispettare e valorizzare le differenze.

Parent Project onlus è un’associazione di pazienti e genitori con figli affetti da distrofia muscolare di Duchenne e Becker.  Dal 1996 lavoriamo per migliorare il trattamento, la qualità della vita e le prospettive a lungo termine dei nostri bambini e ragazzi attraverso la ricerca, l’educazione, la formazione e la sensibilizzazione. Gli obiettivi di fondo che ci hanno fatto crescere fino ad oggi sono quelli di affiancare e sostenere le famiglie dei bambini che convivono con queste patologie attraverso una rete di Centri Ascolto, promuovere e finanziare la ricerca scientifica al riguardo e sviluppare un network collaborativo in grado di condividere e diffondere informazioni chiave.

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