Segni indelebili: stop alla violenza sulle donne !

La prima mostra fotografica di Gianmario Fortunato dal 5 al 19 marzo presso la Biblioteca Civica di Cologne (BS)

Intervista a cura di Nicoletta Madia
Gianmario ha 34 anni, convive con la distrofia muscolare di Duchenne ed ha una grande passione: la fotografia. Questa espressione artistica gli permette di interpretare il mondo ed esprimere le proprie emozioni.
La sua prima mostra, Giammy, ha deciso di dedicarla ad un problema che colpisce tante, troppe persone in Italia e nel mondo: la violenza sulle donne. La sua arte, i suoi occhi, il suo obiettivo, diventano strumenti per sensibilizzare, ma anche denunciare. A raccontarci l’idea e raccontarsi è lo stesso Gianmario.
Cos’è per te la fotografia?
La fotografia è il linguaggio del mio sguardo sempre attento. Mi permette di uscire dal silenzio di evadere e dare voce al mio cuore.
Questa sarà la tua prima mostra. Perché hai deciso di dedicarla al tema della violenza sulle donne?
Perché voglio difendere le donne. Voglio che non abbiano mai paura di un nessun mostro, devono aver coraggio,  reagire, denunciare !
Pensi che un’espressione artistica come la fotografia possa essere un motore di cambiamento sociale?
Sì ! Penso che qualsiasi arte possa portare cambiamento trasmettendo emozioni e sensazioni. Si può mostrare qualcosa in più, che nella frenesia di oggi sfugge agli occhi di persone che hanno smesso di guardare attentamente o semplicemente fingono di non vedere.
Hai già qualche anticipazione da darci sui progetti futuri?
I prossimi progetti riguarderanno due temi importanti come la diversità e la maternità!