Lo scorso anno era stata accolta come una opportunità di rilievo per l’accessibilità della nostre case e dei nostri condomini: la possibilità di detrarre, a precise condizioni, le spese sostenute per eliminare le barriere nelle unità abitative e negli spazi comuni. La detrazione del 75% era più significativa di quanto fosse già previsto in passato, ma c’era anche un aiuto in più: la cessione del credito e lo sconto in fattura. In questo modo anche chi ha limitate disponibilità economiche può comunque svolgere gli interventi utili alla sua autonomia.

Purtroppo qualcosa è cambiato in questi giorni. Un recente decreto ha abrogato la possibilità della cessione del credito e dello sconto in fattura non solo per il noto bonus 110% ma anche per il bonus sulle barriere architettoniche. Niente più cessione del credito o sconto in fattura: rimane la sola possibilità di detrarre, in 5 anni, il 75% delle spese effettivamente sostenute e pagate.

Per approfondimenti rimandiamo a due articoli. Il primo, dettagliato, tratto dal sito dell’Agenzia Iura. Il secondo ripreso dal quotidiano Avvenire che aggiunge considerazioni e commenti.

– Interventi per l’eliminazione delle barriere: niente più cessione del credito o sconto in fattura (Agenzia Iura) https://www.agenziaiura.it/2023/02/20/interventi-per-leliminazione-delle-barriere-niente-piu-cessione-del-credito-o-sconto-in-fattura/

– Famiglie in rivolta per i vincoli al superamento delle barriere (Avvenire)

https://www.avvenire.it/attualita/pagine/disabili-famiglie-in-rivolta-per-i-vincoli-al-superamento-delle-barriere

A cura di Carlo Giacobini, Coop. Esplicando