Il Comitato Indipendente per il Monitoraggio dei Dati raccomanda la continuazione dello studio clinico sul farmaco per la distrofia muscolare di Duchenne

Roma, 27 aprile 2020

Parent Project aps, l’associazione di pazienti e genitori di figli con distrofia muscolare di Duchenne e Becker, ha piacere di condividere un aggiornamento fornito oggi dall’azienda Italfarmaco riguardo al programma di sviluppo clinico di Givinostat, inibitore delle istonedeacetilasi (HDAC), per la distrofia muscolare di Duchenne. L’associazione ha contribuito a sostenere questo programma dai suoi inizi ed è lieta di ricevere notizie positive per la comunità di pazienti a questo riguardo.

L’azienda ha annunciato che il Comitato Indipendente per il Monitoraggio dei Dati (IDMC) ha indicato la continuazione dello studio clinico sulla base dell’analisi ad interim condotta sulle immagini, che ha evidenziato nei pazienti in trattamento con Givinostat una minore infiltrazione di tessuto adiposo nel tessuto muscolare rispetto al gruppo controllato con placebo dopo 12 mesi di trattamento. In un aggiornamento correlato allo studio, l’azienda ha anche annunciato che una rivalutazione in cieco delle dimensioni del campione supporta una riduzione del numero di pazienti che è necessario reclutare nello studio di fase 3. Infine, l’azienda ha mostrato che i dati analizzati di follow-up a lungo termine dello studio di fase 2 per la DMD precedentemente riportato suggeriscono che l’aggiunta di Givinostat al trattamento con gli steroidi ritarda la progressione della patologia rispetto ai dati pubblicati di storia naturale.

Paolo Bettica, Chief Medical Officer di Italfarmaco, ha commentato: «I dati provenienti dall’analisi ad interim del nostro studio clinico di fase 3 e i risultati aggiornati dello studio a lungo termine con Givinostat sono entrambi molto incoraggianti. Attualmente abbiamo reclutato 160 ragazzi nello studio di fase 3, ma con la rivalutazione della dimensione del campione, che ha ridotto il numero di ragazzi nello studio a 169, Italfarmaco potrebbe chiudere il reclutamento già nel luglio 2020 con l’analisi finale dei risultati prevista nel 2022».

Aggiunge Luca Genovese, Presidente di Parent Project aps: «Come associazione siamo davvero orgogliosi di aver contribuito fin dall’inizio a questo percorso promettente, che speriamo continui a portare nel tempo risultati sempre più significativi per l’intera comunità di pazienti. Ci auguriamo che la strada verso la cura risolutiva si arricchisca sempre più di importanti ‘mattoni’ che, come questo, contribuiscano a migliorare le condizioni e la qualità di vita dei nostri ragazzi».

Lo studio clinico EPYDIS di fase 3 è uno studio randomizzato, multicentrico, in doppio cieco, controllato con placebo che valuta l’efficacia e la sicurezza di Givinostat nei pazienti con DMD. Come definito dal protocollo dello studio, è stata condotta un’analisi di futilità intermedia sullo studio da un Comitato Indipendente di Monitoraggio dei Dati per valutare l’effetto di Givinostat sui pazienti DMD rispetto al controllo con il placebo. I primi 50 pazienti randomizzati nel gruppo “in-target” trattati per 12 mesi, sono stati sottoposti a un metodo non invasivo di imaging chiamato Spettroscopia a Risonanza Magnetica (MRS), utilizzato per misurare con precisione e riproducibilità la frazione di grasso muscolare (MFF) nel muscolo vasto laterale (VL) della coscia. L’infiltrazione di grasso in questi muscoli è una caratteristica della progressione della patologia nei pazienti affetti da DMD e rende questa valutazione un prezioso endpoint obiettivo per valutare l’efficacia di Givinostat. I risultati hanno evidenziato che il cambiamento medio nella frazione di grasso muscolare nel muscolo vasto laterale dal livello basale fino a 12 mesi di trattamento nei pazienti trattati con Givinostat era inferiore a quello del gruppo trattato con placebo, suggerendo che la progressione della patologia era più lenta nei pazienti trattati con Givinostat.

La rivalutazione delle dimensioni del campione condotta sui dati in cieco ha dimostrato che la variabilità nel cambiamento del test di salita dei quattro gradini (4SC) dopo 18 mesi era molto più piccola di quanto ci si aspettasse inizialmente. Questa riduzione permette a Italfarmaco di ridurre la dimensione del campione dello studio mantenendo al tempo stesso la piena significatività statistica. Sulla base di questa analisi, il numero totale di pazienti da randomizzare nello studio è ora di 169 invece di 242.

Il professor Eugenio Mercuri, Professore di Neurologia Pediatrica presso l’Università Cattolica di Roma, ha commentato questi risultati: «L’analisi ad interim, insieme ai risultati istologici positivi dello studio di fase 2, sono entrambi buoni segnali che suggeriscono il potenziale effetto benefico di Givinostat nei ragazzi con DMD. Non vediamo l’ora di completare a breve termine il reclutamento e rimaniamo fiduciosi che i risultati dell’imaging saranno supportati dai dati funzionali, al fine di confermare la capacità di Givinostat di rallentare la progressione della patologia».

L’azienda ha inoltre condotto nuove analisi di follow-up* sui pazienti DMD inclusi nello studio di estensione a lungo termine in corso del trial di fase 2 precedentemente riportato. I risultati preliminari hanno mostrato un ritardo nella progressione della patologia nei pazienti che sono stati trattati con Givinostat e steroidi per più di 6 anni rispetto ai risultati pubblicati provenienti dallo studio di storia naturale del Cooperative International NeuromuscularResearch Group (CINRG). L’età media di perdita della deambulazione nei soggetti DMD trattati con Givinostat in aggiunta ai corticosteroidi è di 15,20 anni rispetto a quella dello studio CINRG, che era di 13,40 anni. Inoltre, il tasso annuo di declino di due parametri respiratori, la percentuale del predetto della Capacità Vitale Forzata (FVC%) e del Picco di Flusso Espiratorio (PEF%), è rispettivamente 2,3% e 0%, nei pazienti DMD trattati con Givinostat e corticosteroidi. Questo contrasta con il 4-6% di tasso annuale di declino di questi parametri, che è stato dimostrato negli studi di storia naturale di una popolazione di pazienti paragonabile al gruppo trattato con Givinostat.

*I risultati di queste analisi non sono ancora pubblicati

Givinostat è un farmaco sperimentale sviluppato da Italfarmaco in collaborazione con Pier Lorenzo Puri (Sanford Burnham Prebys Medical Research Institute, San Diego, precedentemente Fondazione Santa Lucia, Roma) e il suo team, grazie anche al supporto di realtà come Telethon e Parent Project aps. Attualmente si stanno valutando la sua sicurezza ed efficacia per il trattamento della distrofia muscolare di Duchenne e Becker.

È un farmaco a uso orale che ha ottenuto la designazione di farmaco orfano sia dall’EMA in Europa che dalla FDA negli Stati Uniti. La FDA ha inoltre concesso la designazione Fast Track. Il percorso di sviluppo clinico di questa molecola sperimentale per la DMD è iniziato nel 2013 sulla base dei buoni risultati ottenuti in fase preclinica dal gruppo di ricerca di Pier Lorenzo Puri. Gli studi condotti su topi modello per la distrofia muscolare hanno dimostrato che Givinostat è in grado di determinare, in maniera dose-dipendente, un aumento dell’area muscolare e una riduzione dell’infiammazione e della fibrosi.

Nello studio clinico dell’azienda condotto su ragazzi DMD di età compresa tra i 7 e gli 11 anni non compiuti, è stato osservato che Givinostat rallenta la progressione della patologia, aumenta significativamente la massa muscolare e riduce la quantità di tessuto fibrotico. Il trattamento con Givinostat ha anche ridotto significativamente la necrosi dei tessuti muscolari e la sostituzione con tessuto adiposo, due parametri aggiuntivi relativi alla progressione della patologia (Bettica et al., Neuromuscular Disorder 2016).

La distrofia muscolare di Duchenne colpisce 1 su 5.000 neonati maschi. È la forma più grave delle distrofie muscolari, si manifesta nella prima infanzia e causa una progressiva degenerazione dei muscoli, conducendo, nel corso dell’adolescenza, ad una condizione di disabilità sempre più severa. La distrofia di Becker (BMD) è una variante più lieve, il cui decorso varia però da paziente a paziente.

Italfarmaco è un’azienda farmaceutica specializzata nella scoperta, sviluppo, produzione e commercializzazione di prodotti con o senza prescrizione in oltre 60 paesi in 5 continenti. La competenza dell’azienda nella ricerca e sviluppo è dimostrata in particolare dai suoi programmi di sviluppo degli inibitori delle HDAC, rivolti a nuovi trattamenti terapeutici di malattie rare e specifiche. Attraverso farmaci in commercio e prodotti in sviluppo, Italfarmaco si dedica al servizio di quei pazienti i cui bisogni sono ancora ampiamente insoddisfatti.

Parent Project aps è un’associazione di pazienti e genitori con figli affetti da distrofia muscolare di Duchenne e Becker. Dal 1996 lavora per migliorare il trattamento, la qualità della vita e le prospettive a lungo termine dei bambini e ragazzi affetti dalla patologia attraverso la ricerca, l’educazione, la formazione e la sensibilizzazione. Gli obiettivi di fondo che hanno fatto crescere l’associazione fino a oggi sono quelli di affiancare e sostenere le famiglie attraverso una rete di Centri Ascolto, promuovere e finanziare la ricerca scientifica e sviluppare un network collaborativo in grado di condividere e diffondere informazioni chiave.

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