Per chiederlo in banca occorre avere un reddito basso. Il canone è «low cost». Ma le operazioni sono limitate 

Dal 20 giugno 2018 è entrato in vigore il decreto del ministero dell’Economia che ha introdotto, recependo una direttiva Ue, anche in Italia il conto base senza spese e totalmente gratis per pensionati e famiglie con redditi bassi: è il cosiddetto «Conto corrente europeo di base». 

CHI VI PUÒ ADERIRE?

Potranno richiedere il «Conto corrente europeo di base» sia i pensionati con assegno Inps non superiore ai 18mila euro lordi l’anno sia le famiglie che presentano un modello Isee inferiore a 11.600 euro. In tutti questi casi si può ottenere il conto gratis e non saranno addebitate né le spese di gestione né l’imposta di bollo. Le norme stabiliscono che è sufficiente autocertificare che il proprio reddito dichiarato ai fini Isee è inferiore all’importo precedentemente indicato. Tuttavia, è indispensabile comunicare alla banca il proprio valore Isee entro il 31 maggio di ciascun anno: in caso di mancata comunicazione la banca potrà addebitare le spese ordinarie. È inoltre possibile cointestare il conto ma soltanto a componenti del nucleo familiare che sono stati considerati nell’Isee.

QUALI SONO I COSTI?

L’iniziativa vuole dare a tutti la possibilità di effettuare pagamenti e accedere ad uno strumento di risparmio, senza dover sostenere le spese di un conto corrente tradizionale. È infatti richiesto il pagamento del solo canone annuo che, inoltre, deve essere di importo limitato e coerente con la finalità di inclusione sociale, mentre non potranno essere addebitate spese e commissioni ulteriori. Quindi si tratta di un conto low cost che, rispetto ai conti ordinari, presenta oneri notevolmente ridotti. Ovviamente, per contro, sono limitate le operazioni consentite. Resta il fatto che i titolari potranno effettuare operazioni aggiuntive a quelle prefissate ma pagando le spese, che di solito tali operazioni prevedono per gli altri correntisti della banca.

LE OPERAZIONI CONSENTITE?

Per coloro che hanno un Isee inferiore agli 11.600 euro, le operazioni incluse obbligatoriamente nel contratto di conto corrente a loro destinato comprendono le seguenti operazioni:

  • 6 prelievi di contante allo sportello;
  • prelievi illimitati all’Atm della propria banca;
  • 12 prelievi agli Atm di altre banche;
  • bonifici in uscita illimitati;
  • 36 bonifici Sepa in entrata (stipendio o pensione compresi);
  • 12 versamenti tra contanti e assegni;
  • pagamenti illimitati con bancomat.

Invece per i pensionati con Isee non superiore ai 18.000 euro:

  • 12 prelievi di contante allo sportello;
  • prelievi illimitati all’Atm della propria banca;
  • 6 prelievi agli Atm di altre banche;
  • bonifici in uscita illimitati;
  • bonifici Sepa in entrata illimitati;
  • 6 versamenti tra contanti e assegni;
  • pagamenti illimitati con bancomat.

LA CARTA BANCOMAT?

Le banche sono obbligate a rilasciare una carta Bancomat (che in gergo è una carta di debito) legata al conto corrente di base. Non sono previsti costi di gestione mentre tutte le operazioni di pagamento effettuate con questo bancomat saranno gratuite. Nel caso dei prelevamenti, quelli presso i bancomat (Atm) della propria banca sono illimitati e gratuiti mentre quelli presso altri Atm sono dodici all’anno: nel caso si superasse questo tetto verranno applicati dei costi per il prelievo. Infine, l’emissione, rinnovo e la sostituzione carta di debito è gratuita una volta all’anno.