Sarepta Therapeutics annuncia che Eteplirsen  ha mostrato  una stabilizzazione duratura del test del cammino durante le 120 settimane dello studio di fase 2b per la Distrofia Muscolare di Duchenne
CAMBRIDGE – 15 Gennaio 2014
Sarepta Therapeutics, Inc., una company impegnata nello sviluppo di terapie innovative basate su molecole di RNA, ha reso pubblici i dati relativi alla 120° settimana dello studio 202, uno studio di estensione, in aperto, del trial di fase 2b con eteplirsen, nei pazienti con Distrofia Muscolare di Duchenne. I risultati, riferiti a più di due anni di studio, hanno mostrato una stabilizzazione duratura, nei pazienti trattati con eteplirsen, della capacità di camminare valutata attraverso il test del cammino dei 6 minuti (6MWT). Come precedentemente riportato, lo studio 202 ha raggiunto il suo obiettivo primario determinando un aumento nella produzione di distrofina osservata nelle biopsie muscolari effettuate a 48 settimane e si trova ora nella fase di estensione a lungo termine in cui i pazienti continuano ad essere monitorati per quanto riguarda la sicurezza e i risultati clinici.
A 120 settimane, i pazienti appartenenti ai sottogruppi trattati con eteplirsen 30mg/kg e 50mg/kg, che erano in grado di eseguire il 6MWT (popolazione mITT*nota1; n=6), hanno mostrato un declino nella capacità di camminare pari a 13.9 metri, o minore del 5% del valore di partenza. Un beneficio statisticamente significativo dovuto al trattamento  e pari a 64.9 metri (p ≤0.006) è stato osservato nella popolazione mITT confrontata con il gruppo placebo/trattamento-ritardato (n=4) che ha iniziato il trattamento alla settimana 25 e cioè dopo 24 settimane di assunzione del placebo. Dopo un iniziale declino osservato nella prima parte dello studio, anche questo gruppo ha mostrato una stabilizzazione nella capacità di camminare che si è protratta per 1.5 anni, dalla settimana 36 alla 120, periodo nel quale livelli significativi di distrofina sono stati verosimilmente prodotti, con un declino in questa finestra temporale pari a 9.5 metri. Queste analisi si sono basate sul risultato migliore nel 6MWT eseguito in due giorni successivi.
Chris Garabedian, presidente e CEO di Sarepta Therapeutics ha dichiarato “Ora abbiamo più di due anni di dati con eteplirsen, relativamente al test del cammino dei 6 minuti, la valutazione clinica più condivisa nella Distrofia Muscolare di Duchenne, che dimostrano una stabilità nella deambulazione che noi riteniamo non sia quella prevista in base ai dati di storia naturale della patologia durante lo stesso periodo di tempo. Abbiamo anche più di due anni di dati sulla sicurezza con eteplirsen e nessun effetto collaterale serio correlato al trattamento, un dato importante se si considera la necessità in questa patologia di un trattamento che si protragga per l’intero corso della vita”.
Nel corso delle 120 settimane, eteplirsen è stato ben tollerato e non sono stati osservati significativi eventi avversi dovuti al trattamento e nessun effetto collaterale serio. Inoltre non ci sono state ospedalizzazioni dovute al trattamento o interruzioni nella somministrazione.
Riepilogo delle ulteriori analisi del 6MWT
I pazienti hanno fatto due valutazioni in giorni consecutivi in coincidenza con le biopsie muscolari all’inizio dello studio ed alle settimane 12, 24 e 48. Sono state fatte due valutazioni anche alla settimana 120 e saranno effettuate in tutte le prossime visite di controllo. Le valutazioni nelle altre visite di controllo sono state invece delle singole valutazioni. Le analisi primarie pre-specificate includevano la massima distanza percorsa in occasione di queste visite nelle quali venivano effettuati i test ripetuti.  Altre analisi del test ripetuti del cammino dei 6 minuti hanno definito i punteggi medi, minimi e Day 1 (prima misura). I risultati delle analisi di queste valutazioni addizionali 6MWT confermano l’effetto del trattamento osservato nella analisi primaria.
 
– * Nota 1:
Le analisi “ITT – Intention to treat” richiedono che tutti i pazienti siano esaminati in base ai gruppi di trattamento randomizzato senza considerare il tipo di trattamento ricevuto. Perciò è indipendente dal drop out, dalla non aderenza, dalla interruzione del follow up e da qualsiasi inelegibilità scoperta dopo la randomizzazione. 
Le analisi “mITT – Modified intention to treat”, pur non essendo state descritte a sufficienza in letteratura, di solito incorporano dati relativi alle esclusioni post-randomizzazione basate sulle deviazioni dal protocollo o sull’inelegibilità basata sui criteri di inclusione o la mancanza di dati.
Le revisioni sistematiche della letteratura medica suggeriscono che l’uso delle analisi mITT è in crescita.