Una notizia diffusa il 22 ottobre dall’azienda statunitense ReveraGen riporta un’assoluta novità nel campo degli studi clinici per la Duchenne. L’azienda ha infatti ricevuto un finanziamento dall’Istituto di Sanità Nazionale statunitense che le consentirà di restituire ai pazienti con distrofia muscolare di Duchenne che partecipano agli studi clinici con vamorolone e alle loro famiglie, i dati raccolti durante lo studio sia in forma aggregata che relativa al paziente stesso. 

Per conservarne l’integrità e la validità, gli studi clinici sono spesso condotti in modo tale che i pazienti non sappiano se hanno ricevuto il farmaco o il placebo, o quale sia stata la loro risposta al farmaco sperimentale rispetto ad altri partecipanti allo studio. Spesso questa situazione si rivela frustrante per le famiglie che vorrebbero conoscere i dettagli sull’andamento dello studio per il proprio figlio. Suzanne Gaglianone, rappresentante dei pazienti presso ReveraGen si occuperà di gestire i contatti con i pazienti, coordinando la restituzione dei dati aggregati e dei risultati del paziente, su richiesta della famiglia.

Diverse associazioni di pazienti si sono espresse in maniera estremamente favorevole su questo approccio altamente innovativo, oltre che necessario, con l’auspicio che possa diventare un modello adottato anche da altri.

“Auspichiamo che questa iniziativa di comunicare ai pazienti i risultati delle sperimentazioni a cui hanno partecipato non resti isolata, ma possa essere una nuova prassi da inserire direttamente all’interno del processo di tutti i trial”, dichiara Luca Genovese, Presidente di Parent Project aps, “senza che ciò comporti un onere per il servizio pubblico delle nazioni in cui si svolgono gli studi”.

A cura dell’Ufficio Scientifico di Parent Project aps

Potete leggere la traduzione del comunicato stampa diffuso da ReveraGen al seguente link, e il comunicato stampa originale al seguente link

Per ulteriori informazioni su vamorolone, potete consultare la Brochure dei Trial Clinici di Parent Project