Il Disability Pride nasce negli Stati Uniti nel 1990 con lo spirito di una vera e  propria parata che, però, fino al 2015 non è mai stato un appuntamento fisso ma esclusivamente un evento sporadico che ogni tanto e senza regolarità irrompe  nelle strade delle più grandi città dell’America del Nord, per celebrare le nuove  conquiste e ribadire i diritti delle persone disabili che (dopo l’adozione del 2006 da parte dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite e la sua promulgazione del 2008) la Convenzione Onu sui Diritti delle Persone Disabili ha sancito nei suoi 50 articoli.

Dal 2015, per volontà di Mike Le Donne, jazzista americano  e papà di una bambina disabile, nasce il  Disability Pride New York e il Sindaco De Blasio decide che il mese di luglio sarà da quel momento in poi il mese dedicato al Disability Pride, perlomeno a New York.

Il Disability Pride Italia trova le sue radici nel corso dell’estate del 2015 con l’organizzazione dell’Handy Pride che prevede diversi eventi in alcuni Comuni della provincia di Ragusa. In occasione di quei giorni, venuti casualmente a conoscenza dell’iniziativa newyorkese, vengono presi contatti con Mike Le Donne e di comune accordo viene deciso di preparare una seconda edizione, da svolgere negli stessi giorni sia a New York che in Italia.

Così, quello che nel 2015 era stato chiamato Handy Pride cambia il suo nome in Disability Pride Italia e nei giorni tra l’8 e il 10 luglio viene ospitata nella città di Palermo l’edizione 2016.

La condivisione tra gli organizzatori dei due eventi e lo scambio dei saluti, nonché il sostegno reciproco tra le Amministrazioni delle due città, fa assumere al primo Disability Pride Italiano un carattere internazionale.

Conferenze di giorno, film e spettacoli musicali la sera sono il cuore del Disability Pride Italia 2016 organizzato all’interno dei Cantieri Culturali alla Zisa, coinvolgendo all’iniziativa non soltanto le persone disabili e le loro famiglie ma anche la cosiddetta società civile.

Dopo il successo della prima edizione nasce l’Associazione-Federazione Disability Pride con lo scopo di creare una  nuova e alternativa modalità di cooperazione tra le associazioni che si occupano di disabilità e gli altri ambiti della società civile che vedono l’inclusione sociale delle persone disabili come un importante arricchimento.

Così Carmelo Comisi, ideatore del Pride italiano, insieme ad altri relatori dell’edizione 2016, si attivano da subito per realizzare l’edizione 2017, forti delle esperienze precedenti che ognuno individualmente ha maturato nel campo delle battaglie per i diritti civili.

Questa squadra mette in campo tutte le proprie forze per trovare sinergie con altre Persone e Istituzioni, al fine di realizzare una nuova tappa di questo importante progetto, che (lo ricordiamo) mira all’attuazione dei 50 articoli della convenzione Onu sui diritti delle persone disabili, dunque alla piena e completa integrazione di Tutti in società.

I prossimi 7, 8 e 9 luglio sarà Napoli a ospitare il Disability Pride Italia, evento internazionale che si svolge anche quest’anno in concomitanza con la città di New York (diretta  streaming  sulla  pagina  https://itit.facebook.com/disabilitypridenyc/) e per la prima volta con la città di Brighton (https:// www.facebook.com/DisabilityPrideBrighton/).

Col patrocinio del Comune di Napoli e del Parlamento Europeo ed in collaborazione con il centro SINAPSI e l’Osservatorio LGBT dell’Università  Federico  II,  con  l’Università della Campania Luigi Vanvitelli, importanti centri medici, la Cgil nazionale e perfino rappresentanti istituzionali di altre nazioni, il Disability Pride Italia  si svolgerà  in  tre  giornate, con conferenze presso la Sala dei Baroni all’interno del castello del Maschio Angioino; su diversi temi come le tecnologie al servizio della disabilità, l’inserimento lavorativo, il turismo accessibile e l’autonomia delle persone con disabilità.

Lo scopo è quello di affrontare insieme alla società civile gli argomenti più importanti volti al miglioramento della qualità della vita delle persone con disabilità in un contesto sociale consapevole ed inclusivo.

Inoltre il Disability Pride Italia 2017 si avvale anche di preziose partnership e collaborazioni come il Social Media Marketing e Change.org ma anche dell’Università degli Studi di Palermo, i quali, oltre a prendere parte alle conferenze di giorno 7 e 8, metteranno a disposizione le proprie competenze per far conoscere e diffondere le iniziative e gli obbiettivi del Disability Pride.

A tal scopo la Federazione Disability Pride ha anche organizzato, per ognuna delle serate in programma, altre iniziative fuori programma con spettacoli che si svolgeranno in più punti della città, con l’intenzione di affrontare tematiche non presenti all’interno delle conferenze.

Grazie alla Soprintendenza ai Beni Culturali di Pompei, giorno 9 luglio sarà possibile visitare, per una delegazione del Disability Pride Italia, il percorso accessibile denominato Pompei per Tutti all’interno degli Scavi Archeologici di Pompei e, sempre giorno 9, grazie alla professoressa Marina Melone, sarà possibile visitare il Museo Corporea a Città della Scienza, previa prenotazione.

Per saperne di più sull’intera iniziativa e per i programmi completi delle tre giornate basta visitare il sito www.disabilityprideitalia.org o le pagine Facebook e Twitter del Disability Pride Italia.