Nuovi e importanti sviluppi nelle terapie per la distrofia muscolare di Duchenne.

I risultati delle sperimentazioni condotte con l’exon-skipping, dimostrano l’efficacia e la non tossicità della terapia  che si sta sviluppando.
Prosensa, nota società biofarmaceutica olandese, in occasione del convegno annuale della World Muscle Society, ha annunciato ufficialmente il completamento del trial clinico di fase 2 condotto con la tecnica dell’exon-skipping su 12 pazienti affetti da distrofia muscolare di Duchenne. Gli importanti risultati ottenuti con la somministrazione sistemica (direttamente nella circolazione sanguigna) dell’oligonucleotide antisenso (AON) PRO-051 da Prosensa, che ha il merito di aver avviato il primo studio clinico nel 2006, consentono ai ricercatori di avviare a breve il proseguimento del trial in fase 3.
Nell’ottica di una terapia genica per la DMD, l’ostacolo più importante è rappresentato dalle enormi dimensioni del gene della Distrofina: 2.4 Mb, il più grande gene contenuto nel nostro DNA. Ciò fa sì che la classica sostituzione genica non si presenta come un approccio possibile. Nel corso degli anni, sono state ideate diverse strategie alternative tra cui quella dell’Exon skipping, una tecnica che mira ad eliminare il “danno molecolare” modificando direttamente l’RNA messaggero che codifica per la distrofina.
L’oligonucleotide PRO-051 di tipo 2-O-methyl, è progettato per effettuare uno “skipping” (l’eliminazione) dell’esone 51. In teoria, questa tecnica potrebbe essere applicata al 13% dei casi di DMD. I risultati ottenuti, ad eccezione del gruppo di pazienti in cui la dose di oligonucleotide ricevuta è molto bassa, mostrano chiaramente che la somministrazione sottocutanea di PRO-051 induce effettivamente la produzione di nuova distrofina e che la quantità di proteina prodotta risulta essere dosaggio dipendente. Un altro dato importante è la non tossicità della terapia: il trattamento è stato ben tollerato da tutti i pazienti ed i ricercatori non hanno osservato nessun effetto secondario rilevante.
In occasione del convegno anche la società biofarmaceutica americana AVI BioPharma ha annunciato di aver completato con successo il trial di fase 1 per la somministrazione via intramuscolare dell’oligonucleotide antisenso (AON) di tipo Morpholino denominato AVI-4658. I risultati sono stati pubblicati online sulla rivista scientifica “The Lancet”. Lo studio realizzato anche in questo caso con la tecnica dell’exon skipping per l’eliminazione dell’esone 51, è stato condotto a Londra dal Consorzio MDEX guidato dal professor Francesco Muntoni.
Anche in questo studio lo scopo primario è dimostrare la sicurezza, o meglio la non tossicità, di AVI-4658 in questo tipo di terapia molecolare e mettere a punto la dose necessaria della “molecola-farmaco”. Con l’ufficializzazione dei dati è giunto anche l’annuncio che i ricercatori hanno già avviato il proseguimento del trial: una fase 1b/2 per la somministrazione sistemica di AVI-4658. La sperimentazione sarà condotta sempre a Londra, durerà 12 mesi e valuterà sia l’efficacia che la farmacocinetica (l’assorbimento, la distribuzione, il metabolismo e l’eliminazione della molecola) della terapia.
Prosensa, con la conclusione positiva di questa seconda fase del trial, ha annunciato di aver già sottoposto il protocollo di sperimentazione della fase 3 alle agenzie regolatrici competenti. Il prossimo trial sarà avviato a livello internazionale (Multicentrico) e darà il via alla collaborazione avviata tra Prosensa ed il Registro Globale Pazienti DMD del TreatNMD (Translational Research in Europe for the Assessment and Treatment of Neuromuscular Disease). Questo “agreement” prevede che per la progettazione dei suoi futuri trial, Prosensa utilizzerà i dati clinici e genetici forniti (in forma anonima) dai Registri Nazionali Pazienti DMD che afferiscono al progetto Registro Globale TreatNMD. A questa collaborazione partecipano 21 paesi diversi nel mondo e, ad oggi, il Registro Pazienti DMD/BMD avviato più di un anno fa da Parent Project Onlus, è il registro attivo di riferimento in Italia.
La Distrofia Muscolare di Duchenne e Becker è una malattia rara, la forma più grave delle distrofie muscolari, che colpisce 1 su 3.500 maschi e si manifesta in età pediatrica. Si stima che in Italia ci siano 5.000 persone affette dalla patologia, per la quale attualmente non esiste una cura specifica, ma un trattamento da parte di una equipe multidisciplinare che ha permesso di migliorare le condizioni generali e raddoppiare le aspettative di vita.
Parent Project Onlus, nasce nel 1996 per sconfiggere questa grave distrofia muscolare attraverso la promozione e il finanziamento della ricerca scientifica. Obiettivo primario dell’associazione è la formazione e il sostegno per le famiglie coinvolte dalla malattia. Dal 2002, grazie al Centro Ascolto Duchenne, finanziato dall’ISMA (Istituti Santa Maria in Aquiro di Roma), è attivo un servizio gratuito che fornisce informazioni dedicate ai familiari e a tutti gli specialisti interessati all’approfondimento.
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