chirurghiE’ affetto da distrofia muscolare di Duchenne il 15enne che ha subito un  impianto di cuore artificiale all’ospedale Bambino Gesù di Roma lo scorso giovedì. Si tratta del primo intervento al mondo su un paziente di questa età.
L’apparecchio è una piccola pompa di titanio di soli 400 grammi per 4 centimetri, posta sul ventricolo sinistro, in grado di ripristinarne la funzionalità. Il cuore artificiale, collocato interamente all’interno del torace per ridurre i rischi di infezione, è ricaricato ogni 10 ore  attraverso un un spinotto esterno collocato dietro l’orecchio.
Di solito un impianto del genere è una soluzione temporanea per permettere a pazienti affetti da gravi disfunzioni cardiache di arrivare in vita al trapianto. In questo caso, invece,  il ragazzo convivrà con questo cuore a pile per tutta la vita perché la Duchenne non rende applicabile la sostituzione dell’organo. Una soluzione tentata dall’équipe del Bambino Gesù dato che l’aspettativa di vita dell’adolescente prima dell’intervento non superava il mese. La prognosi del ragazzo è strettamente riservata, dato il carattere innovativo e la complessità dell’intervento.
Il cuore artificiale permanente potrebbe dunque aprire nuove prospettiveterapeutiche per i pazienti con patologie cardiache che, per ragioni cliniche – come del caso di persone affette da DMD – non sono candidabili a ricevere un cuore da donatore.
Fonte: ufficio stampa Ospedale Pediatrico Bambino Gesù
Guarda l’intervista al prof. Amodeo, il cardiochirurgo che ha eseguito l’intervento.